BICI + TRENO

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Come viaggiare comodamente in treno portando con sé la propria bicicletta

Treno + bici

 

Treno + bici

Come viaggiare comodamente in treno portando con sé la propria bicicletta Il treno, uno dei mezzi di trasporto più efficienti, considerando il rapporto tra energia consumata, impegno di infrastruttura, velocità di spostamento e capacità di carico, ha una fedele alleata che ne ha condiviso le sorti: la bicicletta.

Entrambi hanno una storia piuttosto recente nel progresso tecnologico dell’umanità:

il loro utilizzo su larga scala risale più o meno alla seconda metà del diciannovesimo secolo, quando hanno rivoluzionato la mobilità di milioni di persone.

Entrambi hanno visto diminuire la loro importanza con l’avvento della motorizzazione di massa.

Entrambi sono ritornati prepotentemente alla ribalta sull’onda delle nuove emergenze ambientali, che richiedono una drastica riduzione delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera e modalità di trasporto in grado di contrastare l’intasamento delle strade da parte delle auto, che di fatto limita anche il diritto alla mobilità.

Oltre ad avere una storia in comune, treno e bici si integrano perfettamente fra loro, creando un modo di trasporto a dimensione umana, che consente di coniugare la praticità del mezzo a pedali con le possibilità di spostamento offerte dal sistema ferroviario.

Arrivando con la propria bici alla stazione e portandola con sé sul treno, per poi riprenderla alla stazione di arrivo, si riescono infatti ad unire la velocità e la sicurezza della ferrovia con l’elevata capacità di penetrazione nel territorio garantita dalla bicicletta.

Trenitalia crede nello sviluppo di questo servizio e, avvalendosi della collaborazione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) - Onlus, ha perciò elaborato questo opuscolo, una sorta di manuale di istruzioni, che, oltre a far conoscere le opportunità offerte a chi vuole viaggiare in treno senza rinunciare ad avere con sé la propria bici, vuole facilitare l’utilizzo del servizio, evitando magari tutti quegli inconvenienti che possono derivare da una non precisa informazione.

  

Non tutte le soluzioni di trasporto sono identiche e non tutti i treni sono uguali.

Per favorire il cicloamatore nella scelta del tipo di trasporto ferroviario a cui affidare la propria bici, può essere utile andare nel dettaglio delle singole soluzioni.

Una prima grande differenza è quella fra trasporto della bici parzialmente smontata e riposta in una sacca e trasporto della bici montata.

Trasporto della bici nell’apposita sacca

E’ una soluzione introdotta da Trenitalia per consentire di portare con sé la bici senza pagare alcun ulteriore biglietto oltre a quello già dovuto per il viaggiatore.

In questo caso la bicicletta viene equiparata ad una normale valigia e non è soggetta ad alcuna tariffa per il trasporto.

La normativa prevede che la bicicletta parzialmente smontata e collocata nella sacca porta bici” (max cm 80 x cm 110 x cm 40) possa essere trasportata gratuitamente su tutti i treni, compresi gli Eurostar

 

Treni e soluzioni (nei quali va riposta nei vani ubicati nei vestiboli) e le vetture Letto e Cuccette.

Una buona sacca può essere acquistata nei negozi di biciclette, ma può anche essere fabbricata in casa con poca spesa, utilizzando del materiale più leggero, in modo da avere una custodia che, una volta ripiegata, possa essere trasportata più agevolmente sulla bici.

Le istruzioni su come fabbricare in economia una sacca porta bici si possono scaricare dalla pagina web www.fiab-onlus.it/treno/index.php.

Ecco alcuni consigli per sistemare la sacca, tenendo innanzitutto presente che essa non deve arrecare pericolo o disagio agli altri viaggiatori.

 

Dove riporre la sacca  

Nel vano bici, sui treni che ne sono provvisti. Nelle carrozze tradizionali dotate di compartimenti a 6 posti, come molti treni InterCity:

può essere collocata sul bagagliaio posto all’interno dello scompartimento, assicurandola con delle corde elastiche; se, per assoluta mancanza di spazio nel bagagliaio interno, si dovesse rendere indispensabile collocare la sacca nel corridoio, occorre disporla lungo la parete esterna

di questo, avendo l’accortezza di fissarla con delle corde elastiche al passamano.

In tal modo rimane sempre lo spazio per far passare le persone ed il carrello bar.

 

Nelle carrozze aperte, prive cioè di compartimenti (tipo pullman):

nei vestiboli presenti agli estremi dei singoli vagoni.

 

Sui vari tipi di carrozze del trasporto regionale:

anche sulle piattaforme, in genere abbastanza ampie, fissata con delle corde elastiche al montante centrale.

 

Sull’Eurostar: nei vestiboli portabagagli situati alle estremità delle vetture.

 

Nelle carrozze Letto e Cuccette: non in corridoio, ma all’interno del compartimento dove alloggiano gli altri bagagli.

In tutti i casi occorre comunque seguire le indicazioni del personale viaggiante, senza arrecare disturbo agli altri passeggeri.

In genere è bene sistemarsi alla fine del treno, sfruttando anche la paratia di fondo, per creare il minor disagio possibile. I gruppi dovranno avere l’accortezza di dividersi fra più carrozze, in un numero di massimo 6 persone per vettura.

Per i treni a lunga percorrenza è consigliabile

rivolgersi al competente Centro Comitive, per ottenere una prenotazione selettiva dei posti.

 

Trasporto della bici montata

Questo tipo di trasporto comporta il pagamento di un supplemento (vedi pagg. 14-15).

Per un rapido e sicuro incarrozzamento delle biciclette montate, è bene tenere conto

dei consigli e dei suggerimenti forniti nelle pagine seguenti.

A seconda del tipo di treno è infatti diverso il vano biciclette che si può usare e diversa

è la sua ubicazione.

In caso di dubbi è comunque sempre opportuno rivolgersi al personale viaggiante, che darà le necessarie istruzioni.

Al personale di bordo è anche bene rivolgersi sempre, comunicando preventivamente la stazione di arrivo, quando si caricano le bici in coda al treno e si intende scendere in piccole stazioni, perché l’ultima vettura potrebbe fermarsi fuori dal marciapiede.

Un altro accorgimento utile per prevenire inconvenienti è quello di evitare i treni e le fasce orarie di maggior affollamento.

Non va infine dimenticato che per spostamenti di gruppi è indispensabile rivolgersi preventivamente ai Centri Comitive territoriali.

 

Su tutti i treni del trasporto regionale

abilitati al servizio è possibile caricare, nel limite dei posti disponibili, la bici montata, che va sistemata tenendo presenti le caratteristiche dei diversi rotabili.  

Si tratta di mezzi leggeri, a motore diesel, utilizzati per linee minori, che in genere trainano Piccoli convogli.

Queste automotrici hanno dei vani di servizio chiusi con serrande, nei quali vanno sistemate le bici. In genere 5 per vano. Un convoglio può avere in composizione anche due automotrici, con altrettanti vani porta bici. Nelle stazioni di passaggio, la limitata lunghezza del convoglio non causa particolari problemi di individuazione degli spazi per le bici da parte del viaggiatore che accede al treno.

 

Treni del trasporto regionale

Automotrici elettriche ALe

Si tratta della versione a motore elettrico delle automotrici leggere. Ve ne sono diversi modelli, che vanno a comporre convogli in genere più lunghi di quelli composti con le loro cugine ALn. Il vano bici si trova in testa o in coda treno. Se non si conosce preventivamente la sua ubicazione 

è comunque consigliabile posizionarsi in testa al treno, dove si potranno ricevere, dal Capo Treno, le relative istruzioni per il carico .


Minuetto

Nella sua versione diesel o elettrica è la moderna evoluzione delle ALn e ALe. E’ composto da un massimo di tre moduli formati da tre pezzi ciascuno. Il vano multifunzionale in grado di ospitare

le bici è posto al centro di ogni modulo e può contenerne fino a 5 (il treno  è predisposto per 2;

ma all’occorrenza può contenerne altre 3, sistemate fuori dalle sedi attrezzate).

   

Vetture semipilota

Molti convogli del trasporto regionale ad uno dei due estremi hanno in composizione una vettura detta semipilota, nella quale si trovano i comandi che consentono ai macchinisti di pilotare (appunto) il treno quando il locomotore, posizionato al lato opposto, anziché trainare le carrozze le spinge.

Rientrano in questa categoria anche le vetture semipilota del nuovo treno Vivalto. In tali mezzi è in genere presente un vano bici in grado di contenerne da 15 a 20.

Per caricare la propria bici ci si dovrà portare al lato opposto al locomotore.

Vestiboli

delle vetture MDVE Le vetture Media Distanza Vestiboli Estremi (MDVE), in genere in composizione su treni con semipilota, hanno anche un vestibolo di fianco ad ogni porta. In questi vestiboli possono stare comodamente collocate due biciclette con ruota anteriore smontata e fissate alla paratia esterna del treno con cinghie elastiche.

 
Piattaforme delle vetture a doppio piano

Le semipilota delle vetture a doppio piano non sono dotate di vano bici, in quanto si tratta di mezzi destinati a collegamenti particolarmente frequentati. Su questi rotabili sono comunque presenti ampie piattaforme, che sulle relazioni e nei periodi consentiti dall’Orario Ufficiale possono contenere ciascuna circa 4 bici. Si consiglia di utilizzare sempre le vetture a fondo treno.

Piattaforme del TAF

Il TAF, Treno ad Alta Frequentazione, non  è dotato di vano bici, in quanto è stato progettato per essere utilizzato nelle situazioni in cui si registra una maggiore affluenza di viaggiatori.

Tuttavia, sulle relazioni, nei periodi e negli orari consentiti, vi si può accedere anche con la bici montata.

Valgono per questo treno gli stessi suggerimenti dati per le vetture doppio piano, limitando il numero di bici a 2 per piattaforma. Si consiglia di caricare le bici nell’ultimo vestibolo in coda, oppure sfruttando il corridoio in coda o in testa. l trasporto della bici montata non è consentito sui treni di lungo percorso (Eurostar AV, Eurostar, Nuovo Pendolino, Pendolino, ICPlus, IC).

Treni internazionali Sul tratto nazionale ed estero dei treni internazionali abilitati al servizio (vedi tabella), il trasporto della bici montata in genere avviene utilizzando gli appositi bagagliai,

oppure gli spazi delle carrozze promiscue che trasportano sia persone sia bici.

 

Treni

Cisalpino per il trasporto bici

Treno Da A B

 

ASEL MILANO

TRENI INTERNAZIONALI  ABILITATI 

EC 109

EC 173 S

 

CHAFFHAUSEN VENEZIA

EC 175 Z

 

ÜRICH LIVORNO

EC 116 M

 

ILANO BASEL

EC 33 W

 

IEN VENEZIA

EC 53 V

 

ENEZIA BUDAPEST

EC 189 M

 

ÜNCHEN BOLZANO

EN 289 M

 

ÜNCHEN FIRENZE

EXP 301 D

 

ORTMUND MILANO

EC 110 M

 

ILANO BASEL

EC 174 V

 

ENEZIA ZÜRICH

EC 115 B

 

ASEL MILANO

EC 32 V

 

ENEZIA WIEN

EC 52 B

 

UDAPEST VENEZIA

EXP 300 M

 

ILANO DORTMUND

EN 288 F

 

IRENZE MÜNCHEN

EC 188 B

 

OLZANO MÜNCHEN

* Gli orari possono essere consultati sul sito www.trenitalia.com, sull’Orario IN TRENO e sui quadri orario affissi nelle stazioni. In entrambi i casi sul treno è indicato il pittogramma della bici, che in genere si trova anche sulla composizione riportata sui pannelli affissi in stazione.

I treni sui quali è attivo il servizio di trasporto della bici montata sono quelli contrassegnati

in orario dall’apposito pittogramma.

Per sapere quali sono e conoscere le eventuali limitazioni orarie e di percorso, si possono consultare l’Orario Trenitalia IN TRENO, il sito www.trenitalia.com o i quadri orario affissi nelle stazioni.

Per quanto concerne le tariffe occorre distinguere fra treni Regionali, Diretti, Interregionali e treni internazionali.

Sui treni Regionali, Diretti, Interregionali, il viaggiatore può scegliere di trasportare la propria bicicletta acquistando il supplemento da 3,5 euro con validità di 24 ore a partire dalla convalida,

* I prezzi riportati sono quelli in vigore al momento della pubblicazione della presente Guida e possono subire variazioni nel corso del tempo. Inoltre, su base regionale è possibile che siano introdotte particolari formule commerciali.

Orari e prezzi*  

che consente di compiere più percorsi in tale arco temporale; oppure, in alternativa a quest’ultimo, se il viaggio è breve si può acquistare un biglietto a tariffa intera di seconda classe

con la stessa percorrenza di quello utilizzato dal viaggiatore.

Sui treni internazionali la tariffa per il trasporto bici è di 5 euro per il tratto nazionale (e comprende anche il viaggio antecedente e susseguente su treni Regionali, Diretti ed Interregionali) e di 10 euro se si prosegue all’estero.

 

Come spostarsi in stazione

In stazione la bicicletta va movimentata alla stregua di qualsiasi bagaglio di viaggio, avendo comunque cura di osservare alcune semplici regole poste a garanzia della sicurezza e della tranquillità di tutti.

Per quanto possa sembrare una raccomandazione ovvia, si ricorda innanzitutto che occorre fare attenzione a non urtare o imbrattare le altre persone e che non è consentito pedalare all ’interno degli edifici, sui marciapiedi, nei sottopassi pedonali ecc.

La bici, infatti, va sempre spostata manualmente, impugnandola in modo da assicurarne la stabilità e l’equilibrio.

Sulle scale, bisogna poi utilizzare, se presenti, gli appositi scivoli. Sulle banchine occorre disporsi sistemandosi un po’ in disparte rispetto agli altri passeggeri e, una volta individuata la carrozza in cui caricare la bici, bisogna raggiungerla con celerità e sempre senza pedalare, lasciando salire prima gli altri passeggeri. Sono diverse le pubblicazioni che consentono di organizzarsi una bella gita treno + bici. In genere sono guide scritte da chi va in bici e che riportano oltre agli itinerari in bicicletta descritti minuziosamente con chilometri, altimetrie, curiosità, anche le stazioni ferroviarie dalle quali partire e dove arrivare.

Ne citiamo alcune:

Robert Schumann,

 

Treni & Bici in Friuli Venezia Giulia, Ediciclo, 1993, ISBN 88-85327-36-2

Bici & Dintorni,

 

Treni & Bici in Piemonte,

Ediciclo, 1998, ISBN 88-85327-99-0 Romano Puglisi,

 

Treni & Bici in Lazio, volume I, Ediciclo, 2000, ISBN 88-85318-43-6 Romano Puglisi,

 

Treni & Bici in Lazio, volume II, Ediciclo, 2001, ISBN 88-85318-44-4

 

 

 

 

 

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